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peggy

​​​

Se entra un filo d’aria
un’estremità d’abito si anima appena

e questo basta.
Basta la parola mossa,
la piccola parola

Fu il tempo del moto e della parola,
fu un corso di eventi arcani a cui nessuno,

oltre a pochissimi,
poté assistere

Idiomi precisi ebbero a dire

Idiomi di bocche come mani.

In tutto ciò
piccole mani

strinsero e badarono

e questo si preserva intatto
e questo pulsa,
pochi di quei pochissimi ancora lo sanno

È ora un tutto riposto di consunte trine

un tutto intoccabile passato
un tutto muto.
Si conserva sotto la tua teca di cristallo

Lì la voce
lì l’ora del dire felice

della parola parola

Lì rimbomba sorda

guardala se vuoi

Devi raccogliere tutti i pochi residui

Farne mucchio
Riporlo lì.
Sapere l’antico tuo

Sapere devi il dimenticato

Avranno luogo nuovi incontri
tra te e il tuo tu remoto,
come lo schiudersi dello scrigno d’oro,

il girarsi nel letto la notte,
il torpore che non sai, eppure c’è

Avverranno piccole storture,
docili venti faranno variare appena l’ampiezza ​​

                   del tuo angolo

e questo basterà.
Basterà il caldo sul tuo ventre,

dentro al tuo ventre

Maria Clara Castioni, 2018

2019, matita e tecnica mista su carta 

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peggy

​​​

Se entra un filo d’aria
un’estremità d’abito si anima appena

e questo basta.
Basta la parola mossa,
la piccola parola

Fu il tempo del moto e della parola,
fu un corso di eventi arcani a cui nessuno,

oltre a pochissimi,
poté assistere

Idiomi precisi ebbero a dire

Idiomi di bocche come mani.

In tutto ciò
piccole mani

strinsero e badarono

e questo si preserva intatto
e questo pulsa,
pochi di quei pochissimi ancora lo sanno

È ora un tutto riposto di consunte trine

un tutto intoccabile passato
un tutto muto.
Si conserva sotto la tua teca di cristallo

Lì la voce
lì l’ora del dire felice

della parola parola

Lì rimbomba sorda

guardala se vuoi

Devi raccogliere tutti i pochi residui

Farne mucchio
Riporlo lì.
Sapere l’antico tuo

Sapere devi il dimenticato

Avranno luogo nuovi incontri
tra te e il tuo tu remoto,
come lo schiudersi dello scrigno d’oro,

il girarsi nel letto la notte,
il torpore che non sai, eppure c’è

Avverranno piccole storture,
docili venti faranno variare appena l’ampiezza ​​

                   del tuo angolo

e questo basterà.
Basterà il caldo sul tuo ventre,

dentro al tuo ventre

Maria Clara Castioni, 2018

2019, matita e tecnica mista su carta 

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